In tema di accessibilità al superbonus 110 è intervenuto il Mef rispondendo a un’interrogazione. Secondo quanto chiarito, via libera all’agevolazione anche agli immobili abusivi. Vediamo nel dettaglio quanto chiarito.
Rispondendo a un’interrogazione in commissione di Gian Mario Fragomeli e Gianluca Benamati del Pd, il Ministero dell’Economia ha chiarito che la presentazione della nuova Cilas non prevede l’attestazione dello stato legittimo, di conseguenza separa l’aspetto fiscale da quello della regolarità edilizia.
La risposta è arrivata in relazione al caso di un condominio caratterizzato da abusi non sanabili, ossia “provvisto di concessione edilizia e di titolo abilitativo, costruito in difformità dal progetto originario, insanabile da un punto divista urbanistico”, reso però alienabile in seguito al ravvedimento dei condomini.
Il Ministero dell’Economia ha innanzitutto spiegato che, secondo quanto previsto dalle ultime modifiche del decreto Semplificazioni, gli interventi relativi al superbonus possono essere realizzati tramite Cilas, la cui presentazione “non richiede l’attestazione dello stato legittimo”. Di conseguenza, la presenza di un abuso non ha conseguenze di tipo fiscale per il superbonus 110 per cento. Rimangono le prerogative di controllo delle amministrazioni comunali.