Il tempo stringe per i giovani under 36 che vogliono acquistare la loro prima abitazione: entro il 31 dicembre 2024 è ancora possibile beneficiare di due preziose agevolazioni, il Bonus prima casa under 36 e il Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa. Se hai intenzione di comprare la tua prima casa, queste opportunità fiscali potrebbero fare la differenza.

Bonus prima casa under 36: un’occasione da cogliere

Il Bonus prima casa under 36, prorogato fino alla fine dell’anno, offre un’opportunità imperdibile per i giovani con un ISEE inferiore a 40.000 euro. Questa misura è pensata per facilitare l’acquisto della prima abitazione, consentendo un importante risparmio sulle imposte legate alla compravendita immobiliare.

Quali imposte vengono eliminate?
Grazie a questo bonus, è possibile risparmiare su:

  • Imposta di registro, che normalmente è pari al 2% del valore catastale dell’immobile;
  • Imposta ipotecaria, una tassa fissa di 50 euro;
  • Imposta catastale, anch’essa fissata a 50 euro.

Inoltre, non si dovranno pagare né l’imposta di bollo né i tributi speciali catastali. Questo beneficio si estende anche ai mutui per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione della casa, facilitando così l’accesso al credito per i giovani.

Chi può usufruire del bonus prima casa under 36?

Per accedere a questa agevolazione, è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali:

  • Età: devi avere meno di 36 anni nell’anno in cui viene firmato l’atto di acquisto;
  • ISEE: il reddito annuo non deve superare i 40.000 euro;
  • Residenza: dovrai trasferire la tua residenza nell’immobile entro 18 mesi dall’acquisto;
  • Tipologia di immobile: l’immobile acquistato deve essere destinato a uso abitativo principale e non rientrare nelle categorie catastali A/1 (abitazioni di lusso), A/8 (ville) o A/9 (castelli o immobili di particolare valore storico o artistico);
  • Contratto preliminare: è necessario che il contratto preliminare di acquisto sia stato registrato entro il 31 dicembre 2023.

Il Fondo di garanzia: un supporto aggiuntivo

Oltre al Bonus prima casa, i giovani possono beneficiare del Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa, accessibile a chiunque, indipendentemente dall’età. Questo fondo permette di richiedere mutui fino a 250.000 euro per l’acquisto o la ristrutturazione di un’abitazione da destinare a residenza principale.

Come funziona il Fondo di garanzia?
Il Fondo garantisce fino al 50% del capitale del mutuo, riducendo il rischio per la banca e rendendo più facile ottenere un finanziamento, soprattutto per chi non ha sufficienti garanzie. Inoltre, il tasso di interesse non può superare il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM), garantendo condizioni migliori rispetto ai mutui tradizionali.

Come richiedere il bonus casa e il Fondo di garanzia

La richiesta del Bonus prima casa under 36 deve essere presentata direttamente alla banca o all’istituto finanziario presso cui viene acceso il mutuo. Per il Fondo di garanzia, è possibile presentare domanda direttamente alla banca aderente. Tutti i moduli necessari sono disponibili sui siti di Consap S.p.A., del Ministero dell’Economia e delle Finanze, e delle banche partecipanti all’iniziativa.

Perché sfruttare queste agevolazioni?

L’acquisto della prima casa è un traguardo importante, ma spesso complesso da raggiungere per i giovani. Il Bonus prima casa under 36 e il Fondo di garanzia offrono una via d’accesso facilitata al mercato immobiliare, riducendo gli oneri fiscali e rendendo più agevole ottenere un mutuo. Approfittare di queste agevolazioni entro il 2024 può fare una differenza significativa nel costo complessivo di acquisto.

Non perdere questa opportunità: informati subito presso la tua banca o il tuo consulente finanziario e scopri come approfittare delle agevolazioni per acquistare la tua prima casa.

Pregio Immobiliare è al tuo fianco

Se stai cercando la tua prima casa o desideri saperne di più su come sfruttare queste agevolazioni, Pregio Immobiliare è qui per aiutarti. Con la nostra esperienza nel mercato immobiliare di alto livello e un team di esperti dedicati, ti guideremo passo dopo passo nel processo di acquisto. Contattaci oggi stesso per scoprire le migliori opportunità disponibili!.


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Guida completa alla conformità catastale degli immobili: scopri quando è necessaria l’attestazione di conformità, cosa rischi senza di essa e come ottenerla.

Se sei in procinto di acquistare un immobile, è fondamentale che tu abbia un’attestazione di conformità catastale. Ma cosa significa esattamente e perché è così importante?

La conformità catastale è la corrispondenza tra la planimetria depositata in Catasto e lo stato reale dell’immobile. Questo significa che la planimetria presente in Catasto deve essere identica all’immobile che vuoi acquistare. Se ci sono difformità, devono essere rettificate prima della compravendita.

L’attestazione di conformità catastale è un documento ufficiale che attesta che l’immobile è conforme alla planimetria depositata in Catasto. Questa attestazione deve essere rilasciata da un tecnico abilitato (geometra, architetto o ingegnere) che verifica la conformità dell’immobile.

Ma quando è obbligatoria? In ogni atto di compravendita deve essere presente la dichiarazione che attesta la conformità dell’immobile alla planimetria depositata in Catasto. Se non si possiede la dichiarazione, è possibile presentare l’attestazione stessa di conformità. In alcune regioni, la presenza della dichiarazione non è obbligatoria, ma in caso di difformità, l’acquirente dovrà affrontare le spese relative alle sanatorie.

E quando si parla di difformità catastale? La conformità non può essere attestata quando un immobile ha subito modifiche strutturali che ne cambiano la rendita catastale senza che sia stato fatto l’aggiornamento in Catasto. In questo caso, è necessario richiedere la rettifica della difformità catastale direttamente in Catasto.

Ma come si ottiene l’attestazione di conformità catastale? Il tecnico abilitato deve verificare che i dati presenti nella visura catastale e nella planimetria catastale corrispondano allo stato di fatto dell’immobile. Se rileva una difformità, è necessario procedere con la rettifica dei dati e della planimetria catastale presente in Catasto per ottenere l’attestazione.

In sintesi, per acquistare un immobile in modo sicuro è fondamentale ottenere questo documento, che attesti la corrispondenza tra i dati registrati in Catasto e la realtà dell’immobile.
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