Il Bonus Ristrutturazione 2025 offre ancora una volta ai proprietari di prime case la possibilità di ottenere una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per lavori di ristrutturazione, fino a un massimo di 96.000 euro. Questa misura, ormai consolidata nel panorama degli incentivi fiscali italiani, è un’opportunità preziosa per chi intende migliorare la propria abitazione principale, sia dal punto di vista estetico che funzionale. Con questa proroga, la legge di bilancio continua a sostenere il settore immobiliare e l’edilizia, in un momento in cui l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici sono al centro del dibattito pubblico.

Quali lavori sono coperti dal Bonus Ristrutturazione?

Il Bonus Ristrutturazione si applica a una vasta gamma di interventi. Che si tratti di manutenzione ordinaria o straordinaria, di risanamento conservativo o di ristrutturazioni vere e proprie, la normativa copre i lavori più comuni e quelli più complessi. Nello specifico, tra gli interventi ammissibili rientrano:

  • Manutenzione ordinaria: rifacimento di intonaci, pavimenti, tinteggiature, e riparazioni di guasti agli impianti.
  • Manutenzione straordinaria: rifacimento di impianti idraulici ed elettrici, sostituzione di infissi o serramenti.
  • Ristrutturazione edilizia: opere di modifica strutturale che alterano la distribuzione interna dell’immobile o l’aumento della volumetria, nel rispetto delle normative urbanistiche vigenti.
  • Interventi antisismici: messa in sicurezza statica delle strutture, particolarmente rilevante in zone ad alto rischio sismico.
  • Efficientamento energetico: installazione di impianti fotovoltaici, sostituzione di caldaie, isolamento termico di tetti e pareti.

Questi lavori non solo migliorano la qualità abitativa, ma possono contribuire anche a una significativa riduzione dei consumi energetici, con un impatto diretto sulle bollette. Se ben pianificati, questi interventi accrescono anche il valore dell’immobile, una strategia che può rivelarsi vincente per chi vuole investire nel proprio patrimonio a lungo termine.

Prima casa e detrazioni: chi può accedere al bonus?

La particolarità del Bonus Ristrutturazione 2025 è la sua destinazione d’uso: l’incentivo è riservato esclusivamente ai lavori effettuati sulla prima casa, ossia l’abitazione principale del contribuente. Questo significa che solo chi ha la residenza nell’immobile può beneficiare dell’agevolazione al 50%. Per le seconde case, infatti, l’aliquota scende al 36%, con un tetto massimo di spesa di 48.000 euro.

Questa distinzione è cruciale per capire a chi conviene pianificare una ristrutturazione nel 2025: chi possiede una seconda casa deve fare i conti con un limite di spesa e una detrazione più bassa, mentre chi vive nella prima casa può sfruttare appieno i benefici fiscali offerti dal governo.

Il Bonus Mobili: un incentivo complementare

Un ulteriore vantaggio del Bonus Ristrutturazione è la possibilità di abbinare il Bonus Mobili, un’iniziativa che permette di detrarre il 50% delle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati all’arredamento della casa ristrutturata. Questo bonus copre spese fino a 8.000 euro per il 2025, rendendolo ideale per chi, dopo aver completato gli interventi strutturali, vuole rinnovare l’arredo con mobili di qualità e apparecchi efficienti.

L’acquisto di elettrodomestici di classe energetica elevata, come frigoriferi, lavatrici o forni, non solo completa il miglioramento della casa, ma contribuisce ulteriormente a ridurre i consumi energetici, favorendo una maggiore sostenibilità abitativa.

Un incentivo per rilanciare il settore immobiliare e edilizio

Il Bonus Ristrutturazione non è solo una misura pensata per le famiglie, ma rappresenta anche un’importante leva economica per il rilancio del settore edilizio. Il governo stima un impatto positivo sull’intero comparto, grazie a una spesa pubblica stimata di circa 600 milioni di euro. Questo investimento è destinato a generare lavoro per migliaia di imprese edili, artigiani e fornitori di materiali, in un momento in cui il settore necessita di stimoli per crescere.

La ristrutturazione degli edifici è infatti uno dei fattori principali per migliorare l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare nazionale, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico. Gli interventi di isolamento termico e l’installazione di impianti fotovoltaici sono solo alcuni esempi di come il Bonus Ristrutturazione possa essere utilizzato per creare case più efficienti e sostenibili, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la qualità della vita dei cittadini.

Come sfruttare al meglio il Bonus Ristrutturazione

Per ottenere il massimo dal Bonus Ristrutturazione 2025, è fondamentale pianificare attentamente gli interventi e gestire in modo oculato il budget disponibile. Ecco alcuni consigli utili per chi intende ristrutturare la propria prima casa:

  1. Valutare le priorità: non tutti i lavori hanno lo stesso impatto in termini di comfort e valore economico. Interventi strutturali e di efficientamento energetico, come l’isolamento termico o l’installazione di una nuova caldaia, possono garantire un risparmio immediato e una rivalutazione dell’immobile a lungo termine.
  2. Richiedere preventivi accurati: prima di avviare i lavori, è fondamentale ottenere preventivi dettagliati da professionisti qualificati. Questo permette di stimare con precisione i costi e di evitare sorprese durante i lavori.
  3. Documentazione fiscale: per usufruire delle detrazioni, è necessario conservare tutta la documentazione fiscale relativa ai lavori. Le spese devono essere tracciabili e pagate tramite bonifico parlante, che indichi chiaramente i riferimenti normativi del bonus.
  4. Considerare l’arredo: se si prevede di ristrutturare, valutare anche il rinnovo dell’arredamento approfittando del Bonus Mobili, che può coprire una parte significativa della spesa per mobili ed elettrodomestici.

Un’occasione da non perdere per valorizzare la tua abitazione

Il Bonus Ristrutturazione 2025 è un’opportunità che non va sottovalutata per chi desidera migliorare la propria casa, ottimizzando i costi e aumentando il valore dell’immobile. Interventi come la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza antisismica offrono vantaggi sia a breve che a lungo termine. Pregio Immobiliare, esperta nel settore degli immobili di alta qualità, consiglia di sfruttare questa occasione per investire sulla propria abitazione, con soluzioni su misura che coniugano funzionalità e prestigio.

Pianificando gli interventi con il supporto di professionisti qualificati e prestando attenzione alla gestione fiscale, è possibile massimizzare i benefici offerti dal Bonus e rivalutare l’immobile in modo significativo.


Per ulteriori informazioni e assistenza, non esitate a contattarci, siamo felici di assisterti nei tuoi progetti immobiliari di vendita o acquisto, mettendo in campo tutta la nostra professionalità e esperienza:

WhatsApp: +39 339 8217338

E-Mail: info@pregioimmobiliareitalia.it

Telefono: +39 080 2198820

Chi può richiederlo, quali sono i lavori ammessi, le novità introdotte e come richiederlo: ecco tutto quello che c’è da sapere sul Bonus Ristrutturazione 2023

Il Bonus Ristrutturazione 2023 è un’agevolazione che permette di accedere a una detrazione fiscale del 50% della spesa, fino a un massimo di 96.000 euro, per i lavori di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica in casa.
La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato il bonus fino al 2024, mantenendo le regole invariate per quest’anno e il prossimo.


Chi può richiederlo e quali sono i lavori ammessi?
Vediamo insieme come funziona l’agevolazione, le novità introdotte e le spese ammesse alla detrazione.

Chi può richiederlo?
Il Bonus spetta a tutti i contribuenti che effettuano lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica in casa, che siano proprietari, usufruttuari o titolari di altro diritto reale sull’immobile.

Quali sono i lavori ammessi?
La detrazione del 50% spetta per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini, e su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze.

Il Bonus spetta anche per i lavori in economia, ovvero gli interventi eseguiti in proprio. In tal caso, danno diritto alla detrazione del 50% le spese per l’acquisto dei materiali.
Tra i lavori di manutenzione ordinaria rientrano, ad esempio, l’installazione di ascensori e scale di sicurezza, la realizzazione e il miglioramento dei servizi igienici, la sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso, il rifacimento dei pavimenti, la tinteggiatura delle pareti e dei soffitti.


Quali sono le novità introdotte?

La novità principale riguarda la modalità di fruizione dell’agevolazione in caso di cessione del credito o sconto in fattura. A partire da quest’anno, infatti, in contrasto alle frodi, sarà necessario produrre il visto di conformità e l’attestazione di congruità delle spese da parte di professionisti abilitati.
Inoltre, il Bonus Ristrutturazione 2023 spetterà anche per le spese sostenute nell’anno in corso, e non è previsto alcun limite di spesa minimo.


Come richiedere il Bonus Ristrutturazione 2023?

Per richiedere il Bonus Ristrutturazione 2023 è necessario presentare la dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono state sostenute le spese per i lavori di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica, indicando i dati della fattura e il codice fiscale del soggetto che ha effettuato i lavori.


Cosa succede se si supera il limite massimo di spesa previsto dal Bonus Ristrutturazione 2023?

Se si supera il limite massimo di spesa previsto, si potrà comunque usufruire dell’agevolazione, ma soltanto per la parte di spesa entro i limiti massimi.
Ad esempio, se si sostituiscono gli infissi di un’abitazione e si spendono 110.000 euro, la detrazione spettante sarà comunque pari al 50% di 96.000 euro, cioè 48.000 euro.


Come richiedere il Bonus Ristrutturazione 2023?

Per richiedere il Bonus Ristrutturazione 2023, occorre presentare la dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono state sostenute le spese per i lavori edilizi.
La detrazione fiscale spettante dovrà essere indicata nella dichiarazione dei redditi, in modo tale da ottenere il rimborso della somma versata in eccesso.
Alternativamente, si può scegliere di cedere il credito d’imposta a un terzo, come una banca o un’impresa che effettua servizi di pagamento. In tal caso, il terzo dovrà effettuare il pagamento della somma spettante in un’unica soluzione.


In conlusione, il Bonus Ristrutturazione 2023 rappresenta un’ottima opportunità per chi vuole ristrutturare la propria casa, avendo la possibilità di accedere ad una detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 96.000 euro.
È importante, tuttavia, conoscere bene le regole e le limitazioni dell’agevolazione, in modo da poterla utilizzare nel modo corretto e massimizzare i propri vantaggi.

Se state pensando di effettuare lavori di ristrutturazione edilizia, non esitate a contattarci per avere tutte le informazioni necessarie e per usufruire al meglio del Bonus Ristrutturazione 2023.