L’immobiliare di lusso registra una crescita del 21% nel 2022
Nonostante le sfide economiche degli ultimi anni, il settore dell’immobiliare di lusso dimostra una notevole resilienza. Nel 2022, il mercato del lusso ha registrato un significativo aumento del 21% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore di 1.400 miliardi di euro. Questi dati incoraggianti indicano che gli acquirenti di beni di lusso continuano a investire e a cercare prodotti e servizi esclusivi.
Prospettive future: l’immobiliare di lusso in costante crescita
Guardando al futuro, le prospettive del mercato dell’immobiliare di lusso sono ancora più promettenti. Entro il 2030, si prevede un ulteriore aumento dei compratori di beni di lusso e una spesa che potrebbe raggiungere la cifra impressionante di 540-580 miliardi di euro. Un aspetto interessante è che le fasce più giovani, come la Gen Z e la Gen Alpha, rappresenteranno un terzo del mercato del lusso. Questa tendenza sottolinea l’evoluzione dei gusti e delle preferenze dei consumatori, con un bisogno di adattamento delle aziende del settore per soddisfare le esigenze di queste nuove generazioni di acquirenti.
Lusso circolare: la nuova frontiera dell’immobiliare di lusso
Un elemento emergente nel mercato dell’immobiliare di lusso è il concetto di lusso circolare. Questo approccio, ispirato dai principi dell’economia circolare, mira a ridurre lo spreco e a massimizzare l’utilizzo sostenibile delle risorse lungo l’intero ciclo di vita di un immobile.
Le pratiche circolari nel settore del lusso offrono vantaggi economici, ecologici ed emozionali, godendo anche di un’ampia accettazione sociale. Gli investitori alto-spendenti sono sempre più consapevoli dell’impatto dei loro acquisti sulla loro vita e sull’ambiente, e cercano soluzioni che offrano un valore sostenibile a lungo termine.
Il lusso circolare si inserisce perfettamente nell’attuale panorama dell’immobiliare di lusso, dove la sostenibilità è diventata un criterio fondamentale per molti acquirenti. In un’epoca in cui la consapevolezza ambientale è in crescita e la domanda di soluzioni eco-friendly è sempre più diffusa, il lusso circolare rappresenta un’opportunità per le aziende del settore di distinguersi offrendo prodotti e servizi all’avanguardia.
Questa tendenza è particolarmente evidente nel mercato del lusso di seconda mano, che sta vivendo una crescita significativa trainata dalle giovani generazioni interessate alla circolarità. Anche nel settore dei viaggi, i consumatori desiderano che le loro spese abbiano un impatto positivo sulle comunità e sull’ambiente. Questa evoluzione verso una mentalità più sostenibile e responsabile sta influenzando anche gli investimenti nel settore immobiliare di lusso.
Domanda in crescita per immobili speciali e sostenibili
Oggi, gli acquirenti di immobili di lusso cercano soluzioni che soddisfino le loro esigenze personali e, al contempo, rispettino l’ambiente. La sfera emotiva e la responsabilità individuale nei confronti della transizione verde e dell’economia circolare giocano un ruolo chiave nelle decisioni di investimento. La domanda di immobili destinati a scopi “speciali” sta aumentando, come ad esempio proprietà in Italia da trasformare in B&B di lusso o relais, con un forte focus sulla sostenibilità e soluzioni di energia rinnovabile. Questa tendenza riflette la crescente domanda da parte dei consumatori di esperienze autentiche e rispettose dell’ambiente.
Adattarsi alle nuove esigenze per un successo duraturo
In conclusione, nonostante le difficoltà economiche, il mercato dell’immobiliare di lusso continua a prosperare. Le nuove generazioni e l’attenzione crescente per il lusso circolare stanno ridefinendo le dinamiche del settore. Gli acquirenti di immobili di lusso sono sempre più interessati a soluzioni che offrano un valore a lungo termine, sia in termini economici che ambientali. Le aziende del settore immobiliare devono essere pronte ad adattarsi a queste nuove esigenze e fornire soluzioni innovative e sostenibili per rimanere competitive in un mercato in costante evoluzione.
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Esploriamo i principali vantaggi e svantaggi della nuda proprietà, analizzando i benefici e le criticità per venditori e acquirenti, e confrontandola con altre forme di investimento immobiliare.
Dopo aver esplorato la definizione, il funzionamento e gli aspetti legali e fiscali della nuda proprietà, è il momento di valutare i vantaggi e gli svantaggi di questa forma di proprietà. La nuda proprietà può offrire numerosi benefici, ma anche presentare alcune criticità che è importante considerare attentamente. In questa terza parte del nostro approfondimento, analizzeremo i principali pro e contro della nuda proprietà dal punto di vista sia del venditore (usufruttuario) che dell’acquirente (nudo proprietario).
Vantaggi per il Venditore (Usufruttuario)
- Liquidità Immediata: Vendendo la nuda proprietà, il venditore ottiene immediatamente una somma di denaro che può utilizzare per le proprie necessità, senza dover abbandonare la propria casa.
- Mantenimento dell’Usufrutto: Il venditore conserva il diritto di abitare e utilizzare l’immobile per tutta la vita o per il periodo stabilito, garantendo una certa stabilità e sicurezza abitativa.
- Riduzione delle Spese di Manutenzione: Le spese straordinarie di manutenzione sono spesso a carico del nudo proprietario, riducendo così l’onere finanziario per l’usufruttuario.
- Pianificazione Successoria: La vendita della nuda proprietà può facilitare la pianificazione successoria, permettendo di distribuire parte del patrimonio tra gli eredi in vita.
- Riduzione dell’IMU: In alcuni casi, l’usufruttuario può beneficiare di una riduzione dell’IMU, poiché la nuda proprietà può essere tassata in modo diverso rispetto alla piena proprietà.
Svantaggi per il Venditore (Usufruttuario)
- Vincoli alla Libertà di Disporre dell’Immobile: L’usufruttuario non può vendere o disporre liberamente dell’immobile senza il consenso del nudo proprietario.
- Possibili Conflitti: Possono sorgere conflitti tra usufruttuario e nudo proprietario riguardo alla gestione dell’immobile e alle spese di manutenzione.
- Imprevedibilità del Mercato: Il valore della nuda proprietà può essere influenzato da variazioni del mercato immobiliare e da cambiamenti nella normativa fiscale.
Vantaggi per l’Acquirente (Nudo Proprietario)
- Investimento a Lungo Termine: Acquistare una nuda proprietà rappresenta un investimento a lungo termine, spesso a un prezzo inferiore rispetto al valore di mercato dell’immobile.
- Valorizzazione dell’Immobile: L’immobile può apprezzarsi nel tempo, permettendo al nudo proprietario di ottenere un significativo ritorno sull’investimento una volta acquisito l’usufrutto.
- Diversificazione del Portafoglio: L’acquisto di nude proprietà permette di diversificare il portafoglio di investimenti, inserendo asset immobiliari a lungo termine.
- Benefici Fiscali: In alcuni casi, l’acquisto della nuda proprietà può comportare vantaggi fiscali, come imposte di registro ridotte rispetto all’acquisto della piena proprietà.
Svantaggi per l’Acquirente (Nudo Proprietario)
- Assenza di Possesso Immediato: Il nudo proprietario non può utilizzare immediatamente l’immobile, dovendo attendere la cessazione dell’usufrutto.
- Spese di Manutenzione Straordinaria: Il nudo proprietario è spesso responsabile delle spese di manutenzione straordinaria, che possono essere significative.
- Incertezze sulla Durata dell’Usufrutto: La durata dell’usufrutto è incerta in caso di usufrutto vitalizio, poiché dipende dalla vita dell’usufruttuario.
Confronto con Altre Forme di Investimento
Per valutare meglio la convenienza della nuda proprietà, è utile confrontarla con altre forme di investimento immobiliare, come l’acquisto della piena proprietà o l’investimento in immobili a reddito:
- Piena Proprietà: Acquistare la piena proprietà di un immobile consente di disporre immediatamente dell’uso e del possesso, ma comporta un esborso finanziario maggiore e maggiori responsabilità in termini di manutenzione e gestione.
- Immobili a Reddito: Investire in immobili a reddito (es. affitti) offre un flusso di cassa immediato e continuativo, ma richiede una gestione attiva e può essere soggetto a rischi di vacanza e morosità degli inquilini.
- Nuda Proprietà: L’acquisto della nuda proprietà è un investimento a lungo termine, con un esborso iniziale ridotto rispetto alla piena proprietà, ma senza un immediato flusso di cassa. Può essere vantaggioso per chi ha un orizzonte temporale lungo e vuole diversificare il proprio portafoglio immobiliare.
Considerazioni Finali
La nuda proprietà è una soluzione complessa che offre numerosi vantaggi ma anche alcuni svantaggi, sia per il venditore che per l’acquirente. È essenziale valutare attentamente le proprie esigenze, gli obiettivi finanziari e le condizioni del mercato immobiliare prima di prendere una decisione. In molti casi, la consulenza di un esperto immobiliare o di un consulente finanziario può essere fondamentale per comprendere appieno le implicazioni di questa scelta e per ottimizzare i benefici derivanti dall’operazione.
Conclusione
In questa terza e ultima parte, abbiamo analizzato i principali vantaggi e svantaggi della nuda proprietà, confrontandoli con altre forme di investimento immobiliare. La nuda proprietà può rappresentare una soluzione vantaggiosa per chi desidera monetizzare il proprio patrimonio immobiliare senza perdere l’uso dell’immobile, ma comporta anche alcuni rischi e limitazioni che è importante considerare attentamente. Speriamo che questo approfondimento vi abbia fornito una panoramica completa e utile per comprendere meglio la nuda proprietà e le sue implicazioni.
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Il recente annuncio della Banca Centrale Europea (BCE) riguardante la riduzione dei tassi di interesse ha suscitato grande interesse tra gli operatori del mercato immobiliare e i mutuatari. La decisione di tagliare i tassi di 0,25 punti base mira a moderare la politica monetaria restrittiva adottata negli ultimi mesi, con tassi che ora si attestano al 4,25% per le operazioni di rifinanziamento principali, al 4,50% per le operazioni di rifinanziamento marginale e al 3,75% per i depositi presso la banca centrale.
Motivazioni del Taglio dei Tassi
La BCE ha giustificato questa decisione sottolineando una riduzione significativa dell’inflazione e un miglioramento delle prospettive economiche. Dalla riunione del Consiglio direttivo di settembre 2023, l’inflazione è diminuita di oltre 2,5 punti percentuali, con segnali di un indebolimento delle pressioni sui prezzi. La politica monetaria restrittiva ha contribuito a frenare la domanda e a mantenere ancorate le aspettative di inflazione, favorendo un rientro dell’inflazione stessa.
Previsioni Economiche
Gli esperti della BCE hanno rivisto al rialzo le previsioni per l’inflazione e la crescita economica. L’inflazione complessiva si attesterà mediamente al 2,5% nel 2024, al 2,2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026, mentre l’inflazione al netto della componente energetica e alimentare sarà del 2,8% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e del 2,0% nel 2026. La crescita economica è prevista allo 0,9% nel 2024, all’1,4% nel 2025 e all’1,6% nel 2026.
Impatti sui Mutui
Secondo Fabio Femiani di idealista/mutui, il taglio dei tassi potrebbe non avere un impatto immediato per i consumatori, poiché l’Euribor ha già scontato questa riduzione. Tuttavia, se i tassi continueranno a scendere, i mutuatari potrebbero beneficiare di costi più bassi. Per un mutuo trentennale a tasso variabile da 200.000 euro con spread dell’1,50%, la rata è leggermente superiore rispetto all’anno scorso, ma con la riduzione dell’Euribor si potrebbe risparmiare ulteriormente.
Effetti sul Mercato Immobiliare
Nel mercato immobiliare, i tassi attuali non sembrano costituire un vincolo significativo. Le banche offrono tassi fissi competitivi, specialmente per i giovani e per l’acquisto di immobili green. Questo rende i mutui più accessibili rispetto a un anno fa. Tuttavia, il vero problema resta il divario tra domanda e offerta, con una carenza di nuove costruzioni che mantiene alta la pressione sui prezzi nelle grandi città.
Prossime Riunioni della BCE
La BCE ha programmato ulteriori riunioni nel corso dell’anno, durante le quali potrebbero essere decise nuove variazioni nei tassi di interesse. Le prossime date importanti sono il 18 luglio, il 12 settembre, il 17 ottobre e il 12 dicembre 2024.
Conclusioni
La riduzione dei tassi di interesse da parte della BCE rappresenta un passo significativo per l’economia europea. Per i mutuatari, potrebbe tradursi in un leggero sollievo nei costi dei mutui, mentre per il mercato immobiliare potrebbe sostenere la domanda in un contesto di offerta limitata. È essenziale restare aggiornati sulle prossime mosse della BCE per comprendere appieno le future dinamiche del mercato.
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Il decreto “Salva-casa” mira a regolarizzare i piccoli abusi edilizi, influenzando l’80% delle abitazioni italiane e snellendo le pratiche comunali.
Introduzione
Il decreto “Salva-casa” recentemente promulgato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale è destinato a diventare una pietra miliare nel campo della regolamentazione urbanistica e della gestione degli immobili in Italia. Con un’ampia copertura che interessa l’80% delle abitazioni del paese, il decreto mira a semplificare e regolarizzare le piccole irregolarità edilizie che si sono accumulate nel corso degli anni, offrendo una via di sanatoria per migliaia di proprietari di immobili. Questo processo non solo aiuta a snellire la marea di pratiche comunali, ma offre anche una significativa pace della mente agli immobiliaristi e proprietari.
Muri Interni e Tolleranze Esecutive
Secondo il decreto, la definizione di “tolleranza esecutiva” viene ampliata per includere una varietà di piccole irregolarità che, in passato, avrebbero potuto richiedere lunghi e complessi processi amministrativi per essere sanate. Questo include irregolarità geometriche minori, modifiche alle finiture degli edifici di entità ridotta, e la non conformità nella collocazione di impianti e opere interne minori. Viene inoltre concesso un margine di flessibilità per il dimensionamento ridotto dell’edificio e per la mancata realizzazione di elementi architettonici non essenziali alla struttura.
Accertamento di Conformità
Prima dell’introduzione del “Salva-casa”, l’accertamento di conformità richiedeva la dimostrazione della cosiddetta “doppia conformità” – un processo spesso complicato e dispendioso in termini di tempo. Il nuovo decreto semplifica notevolmente questa procedura, limitando la necessità della doppia conformità ai casi più severi di non conformità, permettendo così un processo più snello e accessibile per la regularizzazione di molte situazioni precedentemente problematiche.
Stato Legittimo dell’Immobile
Il decreto riduce significativamente gli oneri amministrativi per i proprietari di immobili che necessitano di dimostrare lo stato legittimo del loro immobile. Basterà presentare il documento che ha disciplinato l’ultimo intervento edilizio, anche in sanatoria, per sanare eventuali parziali difformità. Questo aspetto del decreto è particolarmente vantaggioso per coloro che hanno eseguito modifiche minori senza seguire completamente le procedure normative vigenti.
Più Facile il Cambio di Destinazione d’Uso
Il “Salva-casa” introduce maggiore flessibilità anche nel cambio di destinazione d’uso degli immobili. Le modifiche tra diverse categorie funzionali sono ora più facilmente realizzabili, promuovendo una maggiore fluidità nel mercato immobiliar…
Le Modifiche in Arrivo
Nel corso del suo iter parlamentare, il decreto è soggetto a ulteriori modifiche e aggiustamenti. Tra le proposte già annunciate, vi sono modifiche ai requisiti di abitabilità, compresi l’altezza dei soffitti e la superficie minima degli appartamenti. Inoltre, è attesa una norma specifica che possa risolvere situazioni complesse, come quelle dei grattacieli di Milano, attualmente sotto scrutinio legale per questioni di abusivismo edilizio. La convergenza di interesse da parte di vari attori politici suggerisce che potrebbero emergere nuove opportunità e soluzioni normative nei prossimi mesi.
Conclusione
Il decreto “Salva-casa” rappresenta un cambiamento significativo nelle normative edilizie italiane, proponendo soluzioni efficaci per la regolarizzazione di molte situazioni edilizie precedentemente problematiche
Per proprietari di immobili, investitori e sviluppatori, questo decreto offre nuove opportunità e una maggiore chiarezza normativa.
Sei interessato a scoprire come questo potrebbe influenzare i tuoi progetti immobiliari o hai bisogno di assistenza nella gestione delle nuove normative? Contatta Pregio Immobiliare oggi stesso per una consulenza personalizzata e scopri come possiamo aiutarti a navigare nel complesso panorama immobiliare italiano.
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Scopri come la nuda proprietà può offrire soluzioni innovative e vantaggiose per monetizzare il patrimonio immobiliare, mantenendo al contempo il diritto di vivere nell’immobile e assicurando una pianificazione successoria efficiente.
La nuda proprietà è un concetto giuridico ed economico che sta guadagnando sempre più attenzione nel mercato immobiliare italiano. È una forma di proprietà che permette di separare il diritto di proprietà dall’usufrutto di un immobile, una soluzione particolarmente utile per gli anziani che desiderano monetizzare il proprio patrimonio immobiliare senza dover abbandonare la propria casa.
In questo articolo, esploreremo la definizione di nuda proprietà, le sue origini e i motivi per cui è diventata una scelta popolare. Questo è solo il primo di una serie di tre articoli che vi guideranno attraverso gli aspetti legali e fiscali di questa interessante forma di proprietà immobiliare. Pregio Immobiliare si distingue per la sua professionalità e competenza nel gestire queste operazioni complesse, offrendo consulenze su misura che pochi altri possono garantire.
Origini e Concetto
Il termine “nuda proprietà” deriva dal latino “nuda proprietas”, che significa “proprietà spogliata”. Con radici nel diritto romano, rappresenta la titolarità di un immobile senza il diritto di utilizzarlo, riservato all’usufruttuario. Quando si parla di nuda proprietà, ci si riferisce alla vendita della proprietà di un immobile mantenendo l’usufrutto a favore del venditore per un periodo determinato o per tutta la vita.
Definizione di Nuda Proprietà
La nuda proprietà è una forma di diritto reale su un bene immobile che attribuisce al proprietario solo il diritto di proprietà, senza il possesso e l’uso effettivo dell’immobile. L’usufruttuario ha invece il diritto di godimento dell’immobile, di trarne i frutti (come affitti) e di godere di tutti i benefici derivanti dal suo uso.
Come Funziona la Nuda Proprietà
Per comprendere meglio come funziona la nuda proprietà, consideriamo un esempio pratico: un anziano proprietario di una casa decide di vendere la nuda proprietà della sua abitazione per ottenere liquidità immediata, mantenendo però il diritto di viverci per il resto della sua vita. Ecco come si sviluppa questa operazione:
- Vendita della Nuda Proprietà: Il proprietario vende la nuda proprietà dell’immobile a un acquirente, che diventa il nudo proprietario.
- Mantenimento dell’Usufrutto: Il venditore mantiene l’usufrutto dell’immobile, conservando il diritto di abitarci e utilizzarlo per tutta la vita.
- Pagamento del Prezzo: L’acquirente paga un prezzo ridotto rispetto al valore di mercato dell’immobile, in quanto non ne acquisisce immediatamente il possesso.
- Trasferimento dei Diritti: Alla morte dell’usufruttuario, il nudo proprietario acquisisce pienamente la proprietà dell’immobile, diventandone l’unico proprietario.
Motivazioni per la Scelta della Nuda Proprietà
Le ragioni per cui una persona può scegliere di vendere la nuda proprietà sono molteplici e variano in base alle esigenze personali e finanziarie. Ecco alcune delle motivazioni più comuni:
- Bisogno di Liquidità: Gli anziani possono avere necessità di liquidità per affrontare spese mediche o per migliorare la propria qualità della vita senza doversi trasferire.
- Pianificazione Successoria: La vendita della nuda proprietà può essere utilizzata come strumento di pianificazione successoria, permettendo di distribuire il patrimonio in modo efficiente tra gli eredi.
- Valorizzazione del Patrimonio: Attraverso la vendita della nuda proprietà, è possibile valorizzare un immobile senza doverlo vendere completamente, mantenendo al contempo il diritto di viverci.
- Investimento Immobiliare: Per gli acquirenti, acquistare una nuda proprietà rappresenta un investimento a lungo termine, spesso a un prezzo inferiore rispetto al valore di mercato, con la prospettiva di acquisire l’intera proprietà in futuro.
Conclusioni
In questa prima parte, abbiamo introdotto il concetto di nuda proprietà, esplorandone le origini, la definizione e il funzionamento. La nuda proprietà rappresenta una soluzione innovativa e versatile per chi desidera monetizzare il proprio patrimonio immobiliare mantenendo al contempo l’uso dell’immobile. Nella prossima parte, approfondiremo gli aspetti legali e fiscali legati a questa forma di proprietà, analizzando le normative vigenti e le implicazioni fiscali per nudo proprietario e usufruttuario.
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Scopri le Opportunità di Investimento Immobiliare in Italia: Trend, Profitti e Strategie Vincenti
Ti sei mai chiesto come trasformare l’investimento immobiliare in una fonte di guadagno redditizia? L’Italia, con il suo affascinante mix di storia, cultura e bellezze naturali, offre un mercato immobiliare ricco di potenziale. In questo articolo, ti guideremo attraverso le tendenze attuali del mercato immobiliare italiano, i principali fattori che influenzano il ritorno sugli investimenti e le strategie migliori per massimizzare i tuoi profitti. Preparati a scoprire come navigare nel mercato immobiliare italiano e a sfruttare al meglio le sue opportunità!
Introduzione all’investimento immobiliare in Italia
L’investimento immobiliare in Italia è uno dei modi più popolari per investire il proprio denaro. L’idea di possedere un pezzo di terra o un edificio e guadagnare soldi attraverso il suo utilizzo e la sua vendita è molto attraente per molti investitori. Inoltre, l’investimento immobiliare può essere un modo per diversificare il proprio portafoglio di investimenti e ridurre il rischio complessivo.
Tuttavia, come in qualsiasi altro mercato, l’investimento immobiliare in Italia ha i suoi pro e i suoi contro. Durante questo articolo, esamineremo in dettaglio i principali fattori da considerare quando si investe in proprietà immobiliari in Italia, in modo da aiutarti a prendere una decisione informata.
Il mercato immobiliare italiano: Situazione attuale e tendenze
Il mercato immobiliare italiano è stato negativamente influenzato dalla crisi economica globale del 2008, ma sta lentamente riprendendo. Secondo le statistiche, il mercato immobiliare italiano ha subito una diminuzione del 35% dal 2008 al 2015. Tuttavia, dal 2015, il mercato immobiliare ha cominciato a mostrare segni di ripresa. Infatti, nel 2019, il mercato immobiliare italiano ha mostrato un aumento del 2,7%, con un aumento del 5,9% delle transazioni immobiliari rispetto all’anno precedente.
Il mercato immobiliare italiano è molto frammentato, con un’ampia varietà di proprietà disponibili in diverse regioni del paese. Le città più grandi come Roma, Milano, Napoli e Firenze offrono un mercato immobiliare in costante crescita, con prezzi che variano a seconda della posizione e delle caratteristiche della proprietà. Tuttavia, i prezzi delle proprietà nel centro storico di queste città possono essere molto elevati.
Investitori italiani e stranieri nel mercato immobiliare italiano
Il mercato immobiliare italiano è composto da una combinazione di investitori italiani e stranieri. Gli investitori italiani sono generalmente interessati a investire in proprietà immobiliari nelle loro regioni o città natali, mentre gli investitori stranieri sono spesso alla ricerca di proprietà commerciali o residenziali in posizioni di alto prestigio.
Gli investitori stranieri possono trarre vantaggio dal mercato immobiliare italiano in quanto offre una vasta gamma di proprietà ad un prezzo competitivo rispetto ad altri mercati europei. Inoltre, la possibilità di acquistare proprietà in aree di grande prestigio come il centro di Roma o Firenze può essere molto attraente per gli investitori stranieri.
Tipi di investimento immobiliare in Italia
Ci sono diversi tipi di investimenti immobiliari disponibili in Italia. Uno dei più comuni è l’acquisto di proprietà come investimento a lungo termine. Questo tipo di investimento immobiliare implica l’acquisto di proprietà con l’obiettivo di guadagnare un reddito passivo attraverso l’affitto e la gestione della proprietà. Questa strategia di investimento richiede una pianificazione accurata e una buona gestione della proprietà al fine di ottenere un buon rendimento.
Un altro tipo di investimento immobiliare è l’acquisto di proprietà da ristrutturare. Questo tipo di investimento richiede un investimento iniziale relativamente basso e può offrire un potenziale di profitto elevato se la ristrutturazione viene effettuata con cura e attenzione. Tuttavia, la ristrutturazione di una proprietà può richiedere molto tempo e risorse.
Infine, gli investimenti immobiliari possono essere effettuati attraverso fondi immobiliari. Questi fondi sono costituiti da un gruppo di investitori che contribuiscono finanziariamente all’acquisto di proprietà immobiliari. Questo tipo di investimento immobiliare offre un’opzione per gli investitori che non desiderano gestire direttamente la proprietà.
Tipi di proprietà in cui investire in Italia
In Italia, ci sono diversi tipi di proprietà in cui gli investitori possono investire. Questi includono proprietà commerciali come uffici, negozi e magazzini, proprietà residenziali come case e appartamenti, e proprietà turistiche come hotel e bed and breakfast. La scelta della proprietà dipende dal tipo di investimento immobiliare che si intende effettuare e dalle preferenze personali dell’investitore.
I prezzi delle proprietà variano notevolmente a seconda della posizione, delle caratteristiche e delle dimensioni della proprietà. Le proprietà situate in posizioni prestigiose come il centro di Roma o Firenze possono essere molto costose, mentre le proprietà situate in aree meno conosciute possono essere più economiche.
Prezzo di acquisto e costi operativi in Italia
Il prezzo di acquisto di una proprietà in Italia dipende dalla posizione, dalle caratteristiche e dalle dimensioni della proprietà. Il mercato immobiliare italiano è molto frammentato e i prezzi possono variare notevolmente in base alla posizione della proprietà. In generale, le proprietà situate in posizioni prestigiose come il centro di Roma o Firenze sono le più costose.
Oltre al prezzo di acquisto, gli investitori immobiliari devono anche considerare i costi operativi associati alla gestione della proprietà, come le tasse, le spese legali, le spese di manutenzione e le spese generali di gestione. Questi costi possono variare a seconda della posizione e delle caratteristiche della proprietà.
Vantaggi dell’investimento immobiliare in Italia
L’investimento immobiliare in Italia offre diversi vantaggi. In primo luogo, offre un reddito passivo stabile attraverso l’affitto e la gestione della proprietà. In secondo luogo, l’investimento immobiliare può essere utilizzato per diversificare il proprio portafoglio di investimenti e ridurre il rischio complessivo. Infine, l’investimento immobiliare in Italia offre una serie di vantaggi fiscali, come la possibilità di detrarre le spese di manutenzione e gestione dalla propria dichiarazione dei redditi.
Svantaggi dell’investimento immobiliare in Italia
Come in qualsiasi altro mercato, l’investimento immobiliare in Italia ha i suoi svantaggi. In primo luogo, il mercato immobiliare italiano è soggetto a rischi come la fluttuazione dei prezzi e la diminuzione della domanda. In secondo luogo, l’investimento immobiliare richiede una buona gestione della proprietà, che può richiedere tempo e risorse. Infine, il sistema fiscale italiano può essere complicato e richiede una pianificazione accurata.
Strategie di investimento immobiliare in Italia
Ci sono diverse strategie di investimento immobiliare che possono essere utilizzate in Italia. Una delle strategie più comuni è l’acquisto di proprietà a lungo termine con l’obiettivo di guadagnare un reddito passivo attraverso l’affitto e la gestione della proprietà. Questa strategia richiede una buona gestione della proprietà e una pianificazione accurata al fine di massimizzare i rendimenti.
Un’altra strategia di investimento immobiliare è l’acquisto di proprietà da ristrutturare. Questa strategia richiede una buona comprensione del mercato immobiliare italiano e una buona gestione della proprietà. Tuttavia, se la ristrutturazione viene effettuata con cura e attenzione, questa strategia può offrire un potenziale di profitto elevato.
Infine, gli investimenti immobiliari possono essere effettuati attraverso fondi immobiliari. Questa strategia offre un’opzione per gli investitori che non desiderano gestire direttamente la proprietà.
Conclusione: L’investimento immobiliare in Italia fa per te?
In definitiva, l’investimento immobiliare in Italia può essere un modo interessante per investire il proprio denaro e diversificare il proprio portafoglio di investimenti. Tuttavia, come in qualsiasi altro mercato, è importante considerare attentamente i fattori che influenzano il potenziale di profitto e le strategie che possono essere utilizzate per massimizzare i rendimenti. Se sei interessato ad investire in proprietà immobiliari in Italia, ti consiglio di parlare con un esperto del settore per valutare le opzioni disponibili e prendere una decisione informata.
Investire in proprietà immobiliari in Italia può essere un modo interessante per investire il proprio denaro e diversificare il proprio portafoglio di investimenti. È fondamentale prendere decisioni informate e ben ponderate. Per ottenere una consulenza personalizzata e professionale, rivolgiti a Pregio Immobiliare, con il suo team di professionisti del settore immobiliare. Saremo lieti di valutare insieme a voi le diverse opzioni disponibili e di fornirvi assistenza nella presa delle decisioni più appropriate per il vostro futuro finanziario. Contatta Pregio Immobiliare oggi stesso per scoprire le opportunità che il mercato immobiliare italiano può offrire.
L’icona di lusso che sfida il tempo: Il marmo italiano
Con la sua purezza, il lusso e l’eleganza che lo caratterizzano, il marmo italiano è un materiale senza tempo che ha attraversato secoli di storia, mantenendosi sempre al centro delle tendenze di interior design e architettura. In questo articolo, ti guiderò alla scoperta delle migliori selezioni di marmo italiano, raccontandoti la sua storia, il processo di estrazione e rifinitura, le sue applicazioni e come mantenerlo nel tempo.
Il marmo italiano è stato utilizzato fin dall’età antica, quando i Romani lo usavano per le loro opere d’arte e i loro edifici pubblici. Oggi, esso è considerato uno dei materiali più pregiati al mondo, grazie alla sua bellezza e alla sua durata nel tempo.
Il marmo italiano è una pietra naturale, estratta da cave in tutta Italia, dalla Toscana alla Sicilia. È un materiale che si distingue per la sua bellezza, ma anche per la sua resistenza e durata. Il marmo è anche un materiale molto versatile, che può essere utilizzato in molte applicazioni diverse, sia per interni che per esterni.
Storia e significato del marmo italiano
Il marmo italiano ha una lunga storia che risale all’antica Roma. I Romani lo usavano per i loro edifici pubblici, i loro monumenti e le loro statue. Nel Rinascimento, divenne ancora più popolare, grazie all’opera di artisti come Michelangelo e Canova, che lo utilizzavano per le loro sculture.
Il marmo italiano rappresenta anche una parte importante della cultura italiana. Non solo è utilizzato in molti edifici pubblici e monumenti, ma anche in molte case e ville private. Il marmo è un simbolo di eleganza e raffinatezza, e rappresenta uno dei tesori più preziosi dell’Italia.
Tipi di marmo italiano
In Italia, ci sono molti tipi diversi di marmo, ognuno con le sue caratteristiche uniche. Alcuni dei tipi più popolari includono il marmo di Carrara, il marmo di Botticino, il marmo di Travertino, il marmo di Statuario e il marmo di Calacatta.
Il marmo di Carrara è uno dei tipi di marmo italiano più famosi e pregiati. È caratterizzato da un colore bianco latteo e da venature grigie. Il marmo di Botticino è invece caratterizzato da un colore marrone chiaro, con venature più scure. Il Travertino ha invece un colore beige e venature che ricordano la pietra calcarea. Il marmo di Statuario è un marmo bianco con venature grigie scure, mentre il marmo di Calacatta è caratterizzato da venature grigie su un fondo bianco.
Il processo di estrazione e rifinitura
Il processo di estrazione del marmo italiano è un processo molto complesso e richiede molta attenzione ai dettagli. Il marmo viene estratto dalle cave, dove viene poi trasportato in una fabbrica di lavorazione. Qui il marmo viene tagliato in lastre e poi rifinito per ottenere la finitura desiderata.
Il processo di rifinitura del marmo è anche un processo molto importante. Il marmo viene levigato e lucidato, per ottenere una finitura liscia e uniforme. La rifinitura del marmo può essere fatta in vari modi, tra cui la levigatura a umido o a secco, la lucidatura con macchine automatiche o a mano.
Le sculture di marmo italiano più famose
Il marmo italiano è stato utilizzato per alcune delle sculture più famose al mondo. Tra queste, ci sono Michelangelo’s David, Canova’s Amore e Psiche, la Pietà di Michelangelo, il Cristo Velato e il Cupido e Psiche di Antonio Canova. Queste opere d’arte sono considerate tra le più belle e importanti al mondo, e il marmo italiano è stato scelto per la sua bellezza e la sua durabilità.
Scegliere il giusto marmo per le tue esigenze – colore, venature, grana e immagine
Quando si sceglie per le proprie esigenze, ci sono molti fattori da considerare, tra cui il colore, le venature, la grana e l’immagine. Il marmo è disponibile in molti colori diversi, tra cui il bianco latteo, il marrone, il giallo e il rosso. Le venature del marmo possono variare da grigie a scure, mentre la grana può essere fine o grossa.
L’immagine del marmo italiano può anche variare molto. Alcuni tipi hanno un’immagine molto uniforme, mentre altri hanno venature molto pronunciate. La scelta del marmo giusto per le proprie esigenze dipende quindi molto dallo stile di design che si desidera ottenere.
Applicazioni interne ed esterne – pavimenti, rivestimenti e altro ancora
Il marmo italiano può essere utilizzato in molte applicazioni diverse, sia per interni che per esterni. In campo interno, viene spesso utilizzato per pavimenti, rivestimenti, camini, bagni e cucine. In campo esterno, viene spesso utilizzato per pavimentazioni, rivestimenti di muri e fontane.
Manutenzione e cura
Per mantenere il marmo nel tempo, è importante seguire alcune semplici regole di manutenzione e cura. Esso è un materiale molto resistente, ma può essere danneggiato dall’uso improprio o dalla cura inadeguata. È importante pulire il marmo regolarmente e proteggerlo dalle macchie.
La bellezza senza tempo del marmo italiano
Il marmo italiano è un materiale senza tempo che rappresenta eleganza e raffinatezza. Con la sua bellezza, la sua durata e la sua versatilità, esso è uno dei materiali di scelta per molte applicazioni diverse, sia per interni che per esterni.
Se stai cercando un materiale pregiato e di alta qualità per il tuo prossimo progetto di design, i marmi italiani sono sicuramente la scelta giusta.
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Determinazione del Valore Immobiliare ai Fini IMU: Guida Completa e Calcolo Ottimizzato
Introduzione
Il calcolo del valore immobiliare ai fini IMU è essenziale per adempiere correttamente all’obbligo di pagamento dell’Imposta Municipale Propria (IMU). Questa guida fornisce tutte le informazioni necessarie per comprendere e ottimizzare questo processo, assicurando che il calcolo venga eseguito in modo accurato e conforme alle normative vigenti.
Raccogliere i Dati Chiave
Per calcolare il valore immobiliare ai fini IMU, è necessario raccogliere i seguenti dati fondamentali relativi all’unità immobiliare:
- Rendita catastale: Questo è il valore attribuito all’immobile dal Catasto.
- Coefficiente di categoria catastale: Varia a seconda del tipo di immobile.
- Quota di possesso: La percentuale di proprietà dell’immobile.
- Aliquota comunale: Determinata dal Comune in cui si trova l’immobile.
- Eventuali agevolazioni fiscali: Riduzioni o esenzioni applicabili.
Procedura di Calcolo
Una volta ottenuti i dati necessari, è possibile procedere con il calcolo effettivo del valore immobiliare ai fini IMU. La formula standard per i fabbricati è:
Valore IMU = Rendita catastale rivalutata del 5% x Coefficiente di categoria
Esempio di Calcolo
Supponiamo che la rendita catastale di un immobile sia 1.000 euro e che appartenga alla categoria A/2 con un coefficiente di 160:
- Rivalutazione della rendita catastale: 1.000 x 1.05 = 1.050 euro
- Calcolo del valore: 1.050 x160 = 168.000 euro
Considerazioni per Diverse Tipologie di Immobili
Il calcolo varia in base al tipo di immobile. Ad esempio, per i terreni agricoli, il reddito dominicale viene rivalutato del 25% e non del 5%, e il risultato ottenuto non viene moltiplicato per 135 come nei fabbricati.
Esempio di Calcolo per Terreni Agricoli
Supponiamo che il reddito dominicale di un terreno agricolo sia 800 euro:
- Rivalutazione del reddito dominicale: 800 x 1.25 = 1.000 euro
- Calcolo del valore: 1.000 x 135 = 135.000 euro
Importanza dell’ISEE
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è cruciale nella determinazione del valore immobiliare ai fini IMU. L’ISEE valuta la situazione economica di un nucleo familiare e richiede la dichiarazione di tutti gli immobili di proprietà.
Dichiarare Correttamente il Valore nell’ISEE
Per indicare correttamente il valore dell’immobile ai fini IMU nell’ISEE, è necessario inserire il valore della rendita catastale maggiorata del 5% moltiplicata per 160 nel quadro FC3 della dichiarazione ISEE per le categorie catastali A, C/2, C/6 e C/7.
Esempio di Compilazione del Quadro FC3
Se la rendita catastale è 1.000 euro:
- Rivalutazione della rendita catastale: 1.000 x 1.05 = 1.050 euro
- Valore dichiarato nell’ISEE: 1.050 x 160 = 168.000 euro
Consultazione delle Tabelle dell’Agenzia delle Entrate
Per trovare il coefficiente di categoria catastale necessario per il calcolo del valore immobiliare ai fini IMU, è possibile consultare le tabelle dell’Agenzia delle Entrate. Queste tabelle forniscono i coefficienti aggiornati per le diverse categorie catastali e rappresentano una risorsa preziosa per ottenere i valori corretti da utilizzare nel calcolo.
Aggiornamenti Legislativi e Fiscali
È fondamentale monitorare gli aggiornamenti delle leggi e delle disposizioni fiscali per assicurarsi di effettuare il calcolo correttamente. Le aliquote comunali e le agevolazioni fiscali possono variare, quindi è cruciale rimanere aggiornati su eventuali modifiche.
Esempio di Modifiche Normative
Ad esempio, un Comune potrebbe decidere di modificare l’aliquota IMU per incentivare l’acquisto di immobili nel centro storico. Tali cambiamenti devono essere attentamente considerati per calcolare correttamente l’importo dovuto.
Strumenti e Risorse Online
Esistono vari strumenti e risorse online che possono facilitare il calcolo del valore immobiliare ai fini IMU. Questi includono calcolatori IMU disponibili sui siti web ufficiali di diversi Comuni e software di gestione immobiliare che automatizzano il processo di calcolo.
Utilizzo di Calcolatori Online
Molti siti web offrono calcolatori IMU dove è possibile inserire i dati rilevanti per ottenere rapidamente il valore dell’imposta. Ad esempio:
- Inserisci la rendita catastale rivalutata.
- Seleziona la categoria catastale.
- Il calcolatore fornirà automaticamente il valore IMU.
Benefici della Pianificazione Fiscale
Una pianificazione fiscale accurata può portare a significativi risparmi. Consultare un esperto fiscale per valutare le opportunità di agevolazioni e deduzioni fiscali può ridurre l’impatto economico dell’IMU.
Esempio di Pianificazione Fiscale
Un proprietario di più immobili potrebbe beneficiare di agevolazioni per immobili storici o per proprietà utilizzate a fini agricoli, riducendo l’importo totale dell’IMU dovuta.
Consulenza Personalizzata
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Servizi Offerti da Pregio Immobiliare
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- Gestione Immobiliare: Servizi completi di amministrazione e manutenzione degli immobili.
- Supporto Legale: Assistenza per questioni legali relative all’immobiliare.
Conclusioni
Calcolare il valore immobiliare ai fini IMU è un processo cruciale per adempiere agli obblighi fiscali. Comprendere i fattori coinvolti, come la rendita catastale e il coefficiente di categoria catastale, e conoscere l’importanza dell’ISEE nella determinazione del valore immobile, consente di dichiarare correttamente le proprietà nel nucleo familiare e di gestire il carico fiscale in modo preciso e tempestivo.
Per ulteriori informazioni sul calcolo del valore immobiliare ai fini IMU e per essere sempre aggiornati sulle disposizioni fiscali più recenti, si consiglia di consultare le tabelle ufficiali dell’Agenzia delle Entrate e di fare riferimento alle fonti autorizzate nel settore.
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Analisi delle vendite per regione e prezzi medi per il trilocale in Italia
In Italia il trilocale continua a vincere, anche nel primo trimestre del 2023. Secondo l’Osservatorio Immobiliare Biancoverde, il trilocale rappresenta ancora il tipo di appartamento più venduto, seguito da bilocali e quadrilocali. Questa tendenza sembra essere confermata anche per l’anno in corso.
Nel primo trimestre del 2023, il 40% degli immobili acquistati dai clienti delle agenzie immobiliari in Italia erano trilocali. La soluzione del trilocale è versatile e si adatta sia alle esigenze di single, che di giovani coppie e famiglie, che cercano spazi supplementari e una stanza jolly da adibire a molteplici usi.
L’analisi delle vendite per regione ha mostrato che in Lombardia, ad esempio, il 41% degli appartamenti venduti sono trilocali. Solo a Milano, a causa del maggiore costo della vita, il bilocale rimane il tipo di appartamento più richiesto, con il 50,2% delle vendite, contro il 28,5% dei trilocali. Nella provincia milanese, invece, gli atti stipulati per i trilocali segnano il 36,9%. In Piemonte, il 32,2% degli appartamenti venduti sono trilocali, mentre in Emilia Romagna la percentuale raggiunge il 48,1%.
La domanda di trilocali sembra essere guidata dalla versatilità degli spazi e dalla ricerca di una stanza jolly da utilizzare in base alle proprie esigenze. Il trilocale si adatta infatti alle esigenze di chi cerca un appartamento adatto alle proprie esigenze lavorative, che possa diventare anche uno spazio per la famiglia.
Per chi cerca un appartamento con il giusto equilibrio tra spazio e prezzo, il trilocale sembra essere la scelta migliore. Anche perché, secondo l’analisi, i trilocali hanno un prezzo medio che si aggira intorno ai 150.000 euro. Il prezzo, quindi, sembra essere accessibile a molte persone, compresi giovani coppie e famiglie.
In ogni caso, la scelta dell’appartamento ideale dipende dalle esigenze personali di ciascuno. Il trilocale sembra essere la scelta migliore per chi cerca una soluzione abitativa versatile, ma è sempre consigliabile valutare attentamente le proprie esigenze e il proprio budget prima di fare una scelta definitiva.
In conclusione, il trilocale in Italia si conferma come il tipo di appartamento più richiesto anche nel primo trimestre del 2023. La soluzione si adatta alle esigenze di single, giovani coppie e famiglie, e la sua versatilità sembra essere il principale motore di vendita. Con un prezzo medio accessibile, il trilocale sembra essere la scelta migliore per chi cerca un appartamento adatto alle proprie esigenze. Tuttavia, come sempre, è consigliabile valutare attentamente le proprie esigenze e il proprio budget prima di prendere una decisione definitiva.
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Tempi e margini di trattativa a confronto tra privati e agenzie
Le agenzie immobiliari vendono gli immobili in tempi più rapidi rispetto ai privati, con un margine di trattativa più basso. Questa è una delle principali conclusioni del rapporto “Il ruolo di agenzie e privati nelle compravendite immobiliari – come cambiano tempi e margini di trattativa” di AgentPricing.com di Reopla, società specializzata nella Big data Analysis e nella realizzazione di software innovativi e Avm (automated valuation mode) per il settore immobiliare.
Secondo il rapporto, a livello nazionale la media ponderata per completare una compravendita è di 6,4 mesi, ma quando si affida la vendita a un’agenzia, la tempistica scende a 5,8 mesi, rispetto ai 12,2 mesi necessari tra privati. Inoltre, il margine di trattativa mediamente dell’8,6% si riduce all’8,4% nelle compravendite gestite da agenzie, mentre sale al 10,2% nelle trattative tra privati.
Il rapporto evidenzia anche come solo il 14,1% delle operazioni di compravendita immobiliare sia gestito da privati, mentre l’85,9% è gestito da agenzie immobiliari. Bologna è la città in cui ci si affida maggiormente alle agenzie (89,4% degli immobili), mentre Messina è quella dove le trattative gestite dai privati sono più frequenti (25,2%).
Se si analizzano le 15 principali città italiane per popolazione, emerge che gli immobili affidati a privati vengono proposti a un prezzo mediamente del 13% più alto rispetto al reale valore di mercato. I sovrapprezzi più elevati si registrano a Venezia (+24,6%), Verona (+19,7%), Roma (+19,2%) e Genova (+17,1%), mentre la differenza minore si registra a Milano (+5,2%), Trieste (+6,5%) e Padova (+7,7%).
Secondo Patrick Albertengo, co-founder e managing director di Reopla, solo una piccola parte delle compravendite immobiliari in Italia è gestita da privati, mentre la grande maggioranza di immobili è affidata alle agenzie immobiliari. Questo perché, a differenza dei privati che tendono a sovrapprezzare gli immobili, gli agenti immobiliari dispongono di maggiore esperienza nel settore e di strumenti tecnologici che consentono di effettuare valutazioni più oggettive e in linea con il reale valore di mercato dell’immobile.
Il rapporto sottolinea inoltre che gli immobili affidati alle agenzie sono soprattutto quelli sopra i 145 mq. In tutta Italia, infatti, circa il 88% degli immobili di questa tipologia sono affidati ad agenzie. La percentuale di immobili più alta (17%) affidata a privati si registra invece laddove la metratura è inferiore ai 50 metri quadri. Tuttavia, questa categoria è anche quella con meno unità in vendita a livello nazionale, solo 62.007 immobili.
Infine, il rapporto mostra che Roma è la città italiana con il maggior numero di compravendite (30.570) seguita da Milano (25.086) e Torino (10.856).
L’esperienza delle agenzie immobiliari, la loro conoscenza del territorio e degli strumenti tecnologici disponibili, consentono di offrire un servizio di vendita altamente professionale. Le agenzie immobiliari, infatti, svolgono un ruolo fondamentale nel mercato immobiliare residenziale italiano, gestendo la maggior parte delle compravendite.
Secondo i dati forniti dallo strumento AgentPricing.com di Reopla, società specializzata nella Big data Analysis e nella realizzazione di software innovativi e Avm (automated valuation mode) per il settore immobiliare, le agenzie vendono gli immobili nella metà del tempo di un privato. A fronte di una media nazionale ponderata di 6,4 mesi per completare una compravendita, le tempistiche si abbassano a 5,8 mesi quando a occuparsene è un’agenzia, contro i 12,2 mesi necessari tra privati.
Ma non solo: anche il margine di trattativa si riduce con l’intermediazione delle agenzie immobiliari. Mentre il margine di trattativa tra privati è mediamente dell’8,6%, nelle compravendite gestite da agenzie si riduce all’8,4%, mentre sale al 10,2% nelle trattative tra privati.
Un altro dato interessante che emerge dal report di Reopla è che, a livello nazionale, solo una piccola parte delle compravendite immobiliari è gestita da privati e la grande maggioranza degli immobili è affidata alle agenzie immobiliari. Infatti, l’85,9% delle compravendite è gestito dalle agenzie immobiliari, mentre il 14,1% da privati.
Se si analizzano le 15 principali città italiane per popolazione, emerge che gli immobili affidati a privati vengono proposti a un prezzo che mediamente è il 13% più alto rispetto al reale valore di mercato. I sovrapprezzi più elevati si registrano a Venezia (+24,6%), Verona (+19,7%), Roma (+19,2%) e Genova (+17,1%). Al contrario, la differenza minore si registra a Milano (+5,2%), Trieste (+6,5%) e Padova (+7,7%).
Gli immobili affidati alle agenzie sono soprattutto quelli sopra i 145 mq. In tutta Italia, infatti, sono circa 311.100 gli immobili che superano una metratura di 145 mq: l’88% degli immobili di questa tipologia sono affidati ad agenzie. La percentuale di immobili più alta (17%) affidata a privati si registra invece laddove la metratura è inferiore ai 50 metri quadri: questa categoria, però, è anche quella con meno unità in vendita a livello nazionale, 62.007 immobili.
È interessante notare come la scelta di affidarsi ad un’agenzia immobiliare o di vendere privatamente un immobile sia influenzata anche dalla città in cui ci si trova.
Bologna, ad esempio, è la città che si affida di più alle agenzie (l’89,4% degli immobili), mentre Messina è quella dove sono più frequenti le trattative gestite da privati (25,9% degli immobili venduti).
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